
Anche Confcommercio Cremona ha preso parte al confronto con il Ministro Giorgetti, giunto a Cremona su invito di ASSieme, il raggruppamento di Associazioni di categoria della provincia di Cremona, tenutosi presso la sede della Associazione Industriali.
Assieme – spiega il presidente Andrea Badioni– è il tavolo permanente di confronto di tutte le organizzazioni datoriali attive nella provincia di Cremona costituito con lo scopo di promuovere lo sviluppo del territorio. Con questo spirito abbiamo colto la possibilità di confrontarci con il ministro Giorgetti, portando alla sua attenzione i temi che più stanno a cuore ai nostri commercianti e imprenditori del terziario: accesso al credito, misure di welfare aziendale e dumping contrattuale.
Nel suo intervento, il presidente di Confcommercio Provincia di Cremona ha voluto rimarcare come sempre più imprese, anche grazie all’applicazione del contratto collettivo nazionale del terziario, stanno giocando un ruolo fondamentale per la promozione del welfare a favore dei dipendenti e di come sia necessario un intervento deciso delle istituzioni al fine di favorire la promozione di best practices che aiutino le imprese a fornire ai dipendenti un sempre maggiore numero di benefit ad integrazione del welfare pubblico sempre più a rischio a causa di problemi strutturali e di debito pubblico.
Altri temi al centro delle proposte di Confcommercio Provincia di Cremona al Ministro Giancarlo Giorgetti, la riduzione del cuneo fiscale, il dumping contrattuale e la difficoltà di accesso al credito.
“Ci siamo fatti portavoce di numerosi problemi concreti. Dalla riduzione del cuneo fiscale sul costo del lavoro, alla valorizzazione della sinergia tra welfare pubblico e welfare contrattuale e aziendale sino al tema molto pressante della difficoltà dell’accesso al credito per le micro e piccole imprese. Quello dell’accesso al credito è un problema che resta irrisolto, per lo più per le micro e piccole imprese, penalizzate dagli algoritmi di valutazione delle banche. Come sottolineato dal presidente Sangalli, Confcommercio chiede una riforma complessiva all’insegna dell’innovazione, dai consorzi fidi al fondo di garanzia, fino alla educazione finanziaria degli imprenditori, rafforzando la collaborazione con il sistema bancario” conclude Badioni.
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