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Donne e impresa a Cremona significa determinazione, fiducia e desiderio di crescita, anche di fronte agli ostacoli quotidiani. È quanto emerge dall’indagine “Quello che le donne non dicono – tutta la verità raccontata dalle donne imprenditrici”, promossa da Terziario Donna Lombardia e Confcommercio Lombardia, che ha coinvolto anche imprenditrici cremonesi dei settori commercio, servizi, ristorazione e ricettività.
Un percorso costruito con indipendenza
A Cremona, il 68% delle imprenditrici ha avviato da sé la propria attività, mentre il 32% opera in contesti familiari. Alla base della scelta imprenditoriale emergono l’indipendenza economica, la volontà di incidere sulla comunità e la libertà di gestione del tempo. Non a caso, il 74% rifarebbe la scelta imprenditoriale: un dato superiore alla media lombarda.
Tra crescita e ostacoli
Il 49% delle imprenditrici guarda con fiducia all’espansione della propria attività, mentre il 36% prevede stabilità nel medio periodo. Restano però nodi critici come la conciliazione vita-lavoro, la burocrazia e la difficoltà di reperire personale qualificato. Il 55% lavora tra le otto e le dodici ore al giorno, e il 15% supera questa soglia, riuscendo a ritagliarsi pochissimo tempo per sé.
Parità e discriminazioni ancora da superare
Sei imprenditrici su dieci percepiscono un posizionamento paritario rispetto ai colleghi uomini, ma il 32% avverte ancora uno svantaggio. Quasi una donna su due ha vissuto episodi di discriminazione sul lavoro, soprattutto da parte di clienti o altri imprenditori.
L’importanza della presenza digitale
Nonostante le difficoltà, le imprenditrici cremonesi continuano a investire e innovare. Il 70% gestisce direttamente la propria presenza digitale, puntando su social media ed e-commerce come strumenti per rafforzare la competitività.
La voce di Confcommercio
«Le imprenditrici del terziario cremonese dimostrano ogni giorno una straordinaria capacità di visione – commenta Serena Cominetti, Presidente di Terziario Donna Confcommercio Provincia di Cremona –. Il nostro compito è sostenere questa fiducia con strumenti concreti, formazione e rappresentanza».
E aggiunge: «Quasi una donna su due ha vissuto episodi di discriminazione e il 32% percepisce uno svantaggio rispetto ai colleghi uomini. Come Terziario Donna ci impegniamo a costruire una cultura economica inclusiva, dove il valore delle competenze femminili trovi pari opportunità di espressione».
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