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I contratti collettivi nazionali (CCNL) di Confcommercio rappresentano un pilastro fondamentale per garantire il lavoro di qualità in Italia. Grazie alla loro applicazione, milioni di lavoratori possono contare su condizioni contrattuali eque e dignitose, mentre le imprese hanno uno strumento affidabile per gestire le relazioni lavorative, promuovendo al contempo un mercato del lavoro competitivo e sostenibile.
Un sistema che protegge i lavoratori e valorizza le imprese
Confcommercio è da sempre in prima linea nel definire contratti che tutelano i diritti dei lavoratori, assicurando retribuzioni adeguate e condizioni di lavoro rispettose delle normative. Questi contratti, negoziati con le principali organizzazioni sindacali, stabiliscono parametri chiari e trasparenti, che vanno dalle ore di lavoro alle ferie, passando per il trattamento economico e normativo.
L’obiettivo principale è creare un equilibrio tra le esigenze delle imprese e quelle dei dipendenti. I CCNL di Confcommercio non solo migliorano le condizioni lavorative, ma garantiscono anche stabilità e crescita economica, valorizzando il capitale umano come risorsa strategica per il successo aziendale.
Il contrasto al dumping contrattuale
Uno degli aspetti più rilevanti dei contratti collettivi di Confcommercio è il loro ruolo nella lotta al dumping contrattuale, una pratica che mina la concorrenza leale tra le imprese. Applicare contratti non conformi o meno favorevoli per i lavoratori, infatti, genera disparità e danneggia sia i dipendenti che le aziende che operano nel rispetto delle regole.
I CCNL di Confcommercio, invece, promuovono una concorrenza basata sulla qualità e sull’innovazione, tutelando al contempo la dignità dei lavoratori. Questo approccio è cruciale per evitare la precarizzazione del lavoro e per sostenere un mercato equo, dove le aziende possono competere senza sacrificare i diritti dei dipendenti.
Lavoro di qualità: un valore per tutti
Garantire lavoro di qualità significa non solo offrire retribuzioni adeguate, ma anche assicurare condizioni che favoriscano lo sviluppo professionale e personale dei lavoratori. I contratti collettivi di Confcommercio prevedono percorsi di formazione continua, strumenti per la conciliazione tra vita lavorativa e privata e misure per promuovere la sicurezza sul lavoro.
Inoltre, il CCNL di Confcommercio è il più applicato nel settore terziario in Italia, coprendo oggi l’84,5% dei lavoratori del comparto e oltre 2 milioni e 400 mila addetti. Questa ampia diffusione ne testimonia l’efficacia e la capacità di rispondere alle esigenze sia delle grandi catene commerciali che delle piccole attività locali.
In un contesto economico in continua evoluzione, i CCNL di Confcommercio rappresentano un faro di riferimento per aziende e lavoratori, contribuendo a costruire un mercato del lavoro più inclusivo, stabile e orientato alla crescita.
Perché scegliere i contratti Confcommercio
Per le imprese, aderire ai contratti collettivi di Confcommercio significa non solo rispettare la legge, ma anche investire in un modello di gestione che valorizza i collaboratori e migliora la reputazione aziendale. Per i lavoratori, è sinonimo di sicurezza, equità e opportunità.
Scegliere i contratti collettivi Confcommercio è una scelta di responsabilità e lungimiranza, che pone le basi per un futuro lavorativo più giusto e sostenibile per tutti.
Un’analisi del Cnel sulle ricadute economiche e normative per imprese e lavoratori evidenzia forti differenze tra i Ccnl.
“Ciò che è stato evidenziato al Cnel dalla Commissione per l’Informazione ha certificato una realtà da tempo rappresentata da Confcommercio: contrattazione e bilateralità, risultato di relazioni sindacali mature – che devono essere difese da soggetti non rappresentativi – restano gli strumenti più forti per garantire un lavoro di qualità e contrastare il dumping contrattuale, in quanto si garantiscono tutele concrete e una competizione sostenibile tra le imprese, basata su qualità e innovazione e non sulla rincorsa al ribasso degli elementi di costo”. Così la vicepresidente confederale Donatella Prampolini, presidente della Commissione Sindacale di Confcommercio.
Per approfondire: Analisi CNEL sul Dumping Contrattuale nei CCNL del Terziario | Confcommercio
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