Protocollo di intesa per la parità di genere

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 CGIL Cremona, CISL Asse del Po e UIL Cremona insieme a Confcommercio Provincia di Cremona hanno siglato un importante protocollo d’intesa per la parità di genere e le discriminazioni sui luoghi di lavoro in tutti i settori rappresentati dall’associazione datoriale, come commercio, turismo e ristorazione.

Il protocollo ha come finalità la prevenzione e il contrasto delle molestie e violenze di genere – fisiche e psicologiche – e di ogni forma di discriminazione nell’accesso e nella permanenza nel mercato del lavoro, ma gli impegni presi attraverso il documento, sono anche di promuovere una cultura del rispetto reciproco, cooperare per la corretta applicazione delle misure di prevenzione e protezione contro i rischi di molestie e violenze contenute nel Documento per la Valutazione dei Rischi di ogni azienda, favorire il rispetto da parte del datore di lavoro dei doveri/obblighi in materia di salute, sicurezza nei luoghi di lavoro.

Al fine di realizzare questi obiettivi, le parti hanno concordato numerose linee di azione condivise e concrete: formazione in collaborazione con gli Enti Bilaterali di settore, incentivare le aziende all’adozione di politiche di conciliazione vita-lavoro, la stesura concordata di linee guida – rivolte a datrici, datori, lavoratrici e lavoratori – per una corretta informazione e sensibilizzazione e sui corretti comportamenti da applicare, ma anche il periodico monitoraggio attraverso indagini periodiche e la vigilanza affinché le norme e gli impegni siano effettivamente applicati. Tutto questo, creando sinergie con le Istituzioni, la società civile e del mondo del lavoro.

“Questo protocollo è un grande passo avanti rispetto a un tema che è, purtroppo, sempre troppo attuale” – dichiara Maria Teresa Perin, Segretaria Confederale CGIL Cremona – “un segnale importante per il nostro territorio che dimostra che sui grandi temi si possono e devono trovare soluzioni comuni. La firma di questo protocollo è un segnale chiaro che la violenza e le molestie non devono trovare spazio nei luoghi di lavoro”.

“Il protocollo rappresenta una risposta forte e condivisa alle persistenti molestie e violenze di genere nei luoghi di lavoro,” dichiara Patrizia Rancati, CISL Asse del Po. “È un segnale importante delle parti sociali sull’urgenza di intervenire, promuovendo un ambiente sicuro con percorsi formativi contro discriminazione e molestie, insieme a misure di welfare per la conciliazione vita-lavoro. Questo protocollo è la chiara espressione di questo impegno.”

“Come diceva Groucho Marx ‘l’uomo è una donna che non ce l’ha fatta’.” afferma Germano Denti, Coordinatore provinciale UIL Cremona “Le discriminazioni di genere sono in primo luogo un fattore culturale, ed è solo con una cultura di reale parità che si possono superare, e questo deve partire in primis dagli uomini. Albert Einstein diceva che la mente è come un paracadute, funziona solo se la apri, credo che questo protocollo sia un primo, importante passo in questa direzione”.

Protocollo di intesa per la parità di genere“Questo protocollo rappresenta un impegno concreto per le imprese, i professionisti e il commercio del nostro territorio, che agiscono per garantire luoghi di lavoro sicuri e rispettosi.” – aggiunge Andrea Badioni, Presidente Confcommercio Provincia di Cremona – “Non è solo una dichiarazione d’intenti, ma un piano di azione che prevede formazione specifica, monitoraggio continuo e una stretta collaborazione con le parti sociali. La concretezza di questa iniziativa si riflette nel coinvolgimento diretto della dirigenza di Confcommercio Provincia di Cremona, con le consigliere Serena Cominetti, presidente provinciale di Terziario Donna, e Michela Bettinelli, presidente provinciale di Confcommercio Professioni, che collaboreranno concretamente nel promuovere il cambiamento e sostenere l’applicazione di queste misure. Il nostro obiettivo è creare spazi lavorativi dove rispetto e inclusione siano valori centrali e praticati quotidianamente.”

Le discriminazioni sono ancora all’ordine del giorno nei luoghi di lavoro anche nella nostra provincia, nonostante molte vittime di discriminazione non denuncino i fatti e quindi non si abbia  una panoramica complessiva, possiamo affermare che  sono ancora dati allarmanti.

Per questo l’adozione di un protocollo condiviso da tutte le parti sociali rappresenta un atto di responsabilità per rendere il mondo del lavoro nel territorio di Cremona un esempio di inclusione e tutela dei diritti, dove le discriminazioni non trovino più spazio.

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