Un nuovo logo per Fnaarc, la Federazione degli agenti e rappresentanti di commercio aderente a Confcommercio è stato presentato nei giorni scorsi a Milano. A rappresentare la nostra associazione, Dino Barbieri, presidente provinciale FNAARC Cremona.
Gli agenti di commercio, malgrado la crescita delle vendite online, sono figure professionali ancora molto richieste dal mercato. Inoltre, considerata l’età media di 50 anni della categoria, si prevede nel prossimo futuro un importante ricambio generazionale che aprirà le porte della professione ai giovani.
Spiega Barbieri: “Occorre far conoscere ai giovani agenti di commercio il valore dell’Associazione e il vantaggio di essere iscritti – Fare l’agente è un lavoro molto bello e impegnativo, ricco di sfaccettature e stimolante, ma bisogna tutelarsi. E’ importante che come associazione ci sia da parte nostra una azione di sostegno e formazione per coloro che sceglieranno si intraprendere questa attività imprenditoriale. Il nuovo logo vuole dare maggiore visibilità alla nostra Federazione e far conoscere la tutela, i servizi e le opportunità che si possono ottenere facendo parte di una grande comunità di colleghi come la nostra“.
Fnaarc è l’Associazione di categoria degli agenti di commercio più rappresentativa in Italia con oltre 100 sedi. È costituita da soli agenti e da oltre 75 anni la sua attività principale è la difesa della categoria. È firmataria degli Accordi Economici Collettivi ed offre corsi di formazione per avere i requisiti di accesso alla professione. Si è distinta, grazie alle sue iniziative di tutela e solidarietà nei confronti della categoria, durante il periodo Covid e nella recente alluvione che ha colpito l’Emilia Romagna.
Al centro del dibattito anche l’attuale situazione del settore.
Secondo il presidente Alberto Petranzan “Si tratta di un lavoro che, se intrapreso in maniera consapevole, può dare grandi soddisfazioni. Tuttavia, non tutti i mandati d’agenzia proposti sono sostenibili e vantaggiosi: da un lato è quindi importante, soprattutto per chi non ha esperienza, rivolgersi all’Associazione per tutelare i propri diritti ed interessi; dall’altro, le piccole e medie imprese devono riconoscere il ruolo centrale della rete di vendita degli agenti, fondamentale per il proprio sviluppo”.
“Basta clausole capestro – sottolinea Petranzan – le case mandanti devono riconoscere il valore del lavoro di noi agenti. La mancanza del ricambio generazionale sta iniziando a mettere in difficoltà alcune reti commerciali. È necessario che anche le aziende si pongano il problema se vogliono presidiare i territori, arginare la concorrenza spietata dell’online e avere uno sviluppo solido dei propri fatturati. Se noi abbiamo la possibilità di svilupparci, allora anche le aziende potranno svilupparsi, e viceversa. Noi siamo la loro faccia sul mercato”.
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