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A Palazzo Vidoni, sede di Confcommercio Provincia di Cremona è nata CONFCOMMERCIO IMPRESA CULTURA PROVINCIA DI CREMONA, coordinamento delle imprese aderenti a Confcommercio del settore creativo e culturale.
A tenere a battesimo la nuova realtà, il presidente nazionale di Impresa Cultura Italia – Confcommercio Carlo Fontana e il presidente di Confcommercio Provincia di Cremona Andrea Badioni. A guidare la nuova aggregazione sarà Roberto Codazzi.
Gli obiettivi
Obiettivo principale di CONFCOMMERCIO IMPRESA CULTURA PROVINCIA DI CREMONA è quello di promuovere progetti, iniziative ed eventi trasversali in grado di coinvolgere con pari dignità tutti gli attori della filiera della cultura e valorizzarne l’azione. Tra i suoi obiettivi vi è la sensibilizzazione verso il mondo delle imprese che operano nel settore culturale, attraverso programmi di formazione, organizzazione di convegni ed iniziative.
La parole del neo presidente
A delineare i tratti della neonata realtà, il neo presidente Roberto Codazzi. “Cremona – afferma Codazzi – è indubbiamente una città di musica, liuteria, arte, cultura e come tale è rinomata e ammirata nel mondo, con brand come Stradivari e Monteverdi conosciuti nei quattro angoli del pianeta. Tuttavia solo una parte – la classica punta dell’iceberg – di questo blasone si è tradotta in una vera ricaduta sulla città e sul suo territorio, considerato che anche l’intera provincia vanta eccellenze assolute in campo artistico, da nord a sud, basti pensare alla straordinaria tradizione organaria cremasca piuttosto che a quella delle fisarmoniche nel casalasco. Per non dire di borghi come Casalbuttano in cui ha lungo soggiornato Vincenzo Bellini, il massimo operista dell’epoca, e in cui ha visto la luce Andrea Guarneri, capostipite di una delle più prestigiose famiglie della liuteria classica, o di Paderno Ponchielli, che ha dato i natali a uno dei maggiori operisti dell’Ottocento, solo per fare alcuni esempi. Per questo la nascita di Confcommercio Impresa Cultura provincia di Cremona va salutata con gioia, trattandosi di un organismo che si pone come una piattaforma per intraprendere azioni che favoriscano dialogo e collaborazione tra soggetti e istituzioni che a vario titolo producono cultura e realtà economiche che operano nel settore del commercio, del turismo, dell’accoglienza, della ricettività, con reciproco beneficio. Un organismo che può essere un catalizzatore, o meglio un facilitatore per prendere adesso coscienza che finora si è fatto poco o non abbastanza, e in proiezione futura che si possa fare sempre di più, mantenendo sempre alte e presenti consapevolezza e legittima ambizione”.
Padrini d’eccellenza
Per il presidente nazionale di IMPRESA CULTURA ITALIA-CONFCOMMERCIO, Carlo Fontana: “La cultura è fondamentale per l’identità e la crescita del Paese ma anche per quella dei singoli territori: vale a livello imprenditoriale, sociale e anche associativo. E’, quindi, un’iniziativa di grande lungimiranza la creazione all’interno di Confcommercio Cremona del secondo coordinamento locale di Impresa Cultura Italia-Confcommercio, sulla scia di Milano. In una realtà che si contraddistingue per il patrimonio artistico e culturale, la vocazione musicale e la liuteria, insuperabile e conosciuta in tutto il mondo, il coordinamento delle imprese culturali di Confcommercio Cremona potrà contribuire a un modello di sviluppo per il territorio che metta al centro le imprese culturali e creative, in un momento in cui il rinnovato bisogno di cultura e di socialità si scontra con il calo di potere d’acquisto delle famiglie e impone interventi immediati. Da tempo, chiediamo di prevedere una forma di detraibilità dei consumi culturali, per incoraggiare ripresa e crescita del settore ed evitare di allargare ulteriormente la forbice tra chi può spendere e spende di più e chi, invece, non può”.
Visibilmente soddisfatto per questa nuova iniziativa in casa Confcommercio, il presidente Confcommercio Provincia di Cremona, Andrea Badioni: “Grazie a Confcommercio Impresa Cultura, bellezza, arte e cultura saranno valorizzate con convinzione grazie alle sinergie tra gli operatori del settore e le istituzioni. La nostra è una provincia che, anche al di fuori di Cremona, può contare su tante identità, tante gemme, spesso non adeguatamente promosse e che possono rappresentare un elemento di crescita per il territorio e le nostre imprese”
Alla conferenza stampa sono giunti anche i saluti del Senatore Renato Ancorotti, membro della commissione industria, commercio e turismo del Senato. Con un video messaggio, assicurando il proprio sostegno a Confcommercio Impresa Cultura Provincia di Cremona, Ancorotti ha sottolineato come sia necessario mettere in campo iniziative simili per promuovere le tante specificità territoriali, spesso solo timidamente promosse.
I dati di settore
Durante la presentazione, Riccardo Grassi, Head of Research SWG, ha presentato i dati dell’approfondimento regionale dedicato alla Lombardia e con un focus sul territorio cremonese, nell’ambito dell’Osservatorio longitudinale sui consumi culturali che Impresa Cultura Italia-Confcommercio realizza in collaborazione con SWG.
Secondo SWG ci aspetta un’estate con consumi culturali in crescita per i lombardi, che si confermano grandi consumatori di cultura, con una spesa media mensile di 56,9 euro dall’inizio dell’anno, in un contesto generale che continua ad essere in forte trasformazione e con fruizioni fortemente differenziate tra le diverse generazioni. Guardare programmi, film e telefilm in TV, ascoltare la radio e ascoltare musica rappresentano comunque le attività preferite da oltre l’80% degli intervistati. Mentre, con l’avvicinarsi della stagione estiva, si prevede che nei prossimi tre mesi crescerà del 18% (il dato più alto) la ricerca di eventi e spettacoli all’aperto.
Se la generazione degli over 55 mostra consumi più ridotti e circoscritti ai media tradizionali (il 90% degli intervistati preferisce guardare programmi, film e telefilm in TV), sono i 35-54enni a trainare il settore degli eventi all’aperto e di socialità: in particolare, per i concerti dal vivo e per gli spettacoli all’aperto le preferenze sono rispettivamente del 39% e del 36% contro il 15% e il 17% degli over 55. Inoltre, si evidenzia che è in atto un cambio generazionale nella fruizione dei contenuti televisivi: il 97% degli over 55 preferisce guardare programmi attraverso canali TV tradizionali, mentre la fascia più giovane dei 18-34enni preferisce usufruire delle piattaforme web in abbonamento con una visione in streaming, con il 91% delle preferenze.
L’impatto delle piattaforme e dei servizi digitali ha mutato profondamente il rapporto che il consumatore ha con l’offerta di contenuti culturali che si vorrebbe sempre più pervasiva secondo un modello on-demand difficile da perseguire. Un aspetto interessante è che ben il 41% degli intervistati ha dedicato una notte o un weekend per vedere più episodi di una serie televisiva oppure un film attraverso una piattaforma (con il 72% di risposte affermative tra i 18-34enni).
Focus: CREMONA
La città di Cremona – conosciuta principalmente per le sue specialità gastronomiche, l’architettura e la liuteria – attira ben 4 lombardi su 5. I tre elementi che secondo gli intervistati rappresentano maggiormente la città di Cremona sono: il torrone (per il 57% degli intervistati), il violino e la sua manifattura (dal 48%) e il Torrazzo (dal 43%). Cremona si rivela una meta potenzialmente interessante, ma le cui bellezze sono ancora da scoprire. Se è stata visitata almeno una volta da due intervistati su cinque, altrettanti sono attratti dalla possibilità di scoprirne non solo gli aspetti storici e culinari ma anche tutti gli elementi legati al violino e alla cultura musicale: il 68% degli over 55 sarebbe interessato a visitare il centro storico di Cremona e il 40% a visitare il Museo del Violino. Interessante notare che per il 25% dei 18-34enni un motivo per visitare Cremona è rappresentato dalla possibilità di poter visitare la Fiera del libro di Primavera; vi è anche un 31% della fascia più giovane a cui farebbe piacere poter visitare una bottega storica di liuteria.
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