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Si possono ottenere fino a 10mila euro

Regione Lombardia ripropone il bando “Nuova Impresa” dedicato alle start up nate nel 2022 (o che apriranno entro il mese di aprile, quando si potranno presentare le domande). Attraverso questa misura è possibile ottenere contributi a fondo perduto (fino al 50% delle spese sostenute). La soglia di investimento minimo per accedere alle risorse è di tremila euro mentre il massimo che si può ricevere è di diecimila euro. La dotazione finanziaria complessiva (per l’intera Lombardia) è di un milione di euro e beneficiarie sono tutte le micro, piccole e medie imprese, inclusi i professionisti. Sono ammissibili le spese sostenute per l’avvio della nuova attività e comprendono ad esempio gli oneri notarili per la costituzione, gli onorari per prestazioni e consulenze relative all’avvio, l’acquisto di beni strumentali, macchinari, attrezzature, arredi anche finalizzati alla sicurezza; inoltre rientrano nei costi anche l’acquisto di software e hardware, i canoni e le spese di comunicazione. Possono concorre anche le spese per registrazione e sviluppo di marchi e brevetti e per le certificazioni di qualità, così come i canoni di locazione della sede legale e operativa della nuova impresa.

Anceschi: “Quello della Regione è un progetto importante per la ripartenza”

“Quello della Regione – spiega il direttore generale di Confcommercio Cremona – è un progetto importante perché conferma quanto le MPMI siano strategiche per la ripartenza. Come associazione siamo pronti a supportare tutte le realtà del terziario che vorranno partecipare al bando. Guardiamo con interesse all’ampliamento dei soggetti che possono partecipare al bando, tanto ai nuovi codici ATECO inseriti quanto al coinvolgimento dei professionisti, un settore che sta assumendo una rilevanza sempre maggiore. Crediamo nel dinamismo e nella determinazione dei nostri imprenditori, nel loro coraggio nell’affrontare nuove sfide. Sostenendo queste realtà, anche se cono un importo limitato, contribuiamo alla crescita della Lombardia e del Paese. La dotazione di un milione non è particolarmente ingente ma auspichiamo che, prima di aprile, il plafond finanziario possa essere integrato”.

“Come Confcommercio abbiamo dedicato ai bandi un’area specifica della nostra associazione – continua Anceschi – E, per questo, siamo in grado di seguire ogni impresa tanto nella fase istruttoria quanto in quella di rendicontazione. Abbiamo previsto anche ad una “gamma” di servizi dedicati proprio alle nuove attività da quelli legati alle pratiche burocratiche e autorizzative, fino alla formazione, obbligatoria e specifica, e alle certificazioni sulla sicurezza, senza dimenticare le consulenze in ambito fiscale o di gestione del personale per concludere con il servizio di garanzia sui mutui assicurati dall’AscomFidi”. 

In Confcommercio uno sportello dedicato ai bandi per assistere le imprese

“Pensiamo alle nuove imprese come ad una opportunità di rafforzamento della filiera del terziario, ma anche come momento in cui rendere più efficaci i processi di innovazione. – conclude Stefano Anceschi – Per questo va rafforzata la coesione e la collaborazione tra tutte le realtà che possono favorire la nascita e il consolidamento delle start up. Dunque guardiamo con interesse al bando regionale e, come Confcommercio, rinnoviamo tutto il nostro impegno perché possano essere leva di sviluppo per il territorio e il sistema economico”.

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